venerdì 1 aprile 2016

Pesce d'aprile: come nasce e da dove deriva?

Mi sono sempre chiesta da che cosa derivasse l’usanza di farsi scherzi proprio il 1° aprile, e perché si chiamasse Pesce d’aprile. Così ho fatto un giretto in rete ed ho reperito qualche informazione. 

Innanzitutto, a quanto pare, le origini del tradizionale Pesce d'aprile, ricorrenza che si tramanda da secoli in molti Paesi del mondo, sono incerte e le ipotesi sono numerose.

Non si conosce esattamente il periodo in cui ebbe inizio, né per opera di chi. Gli studiosi di tradizioni popolari forniscono diverse versioni (basate più su congetture teoriche che su dati antropologicamente provati) che avvolgono la nascita di questa tradizione in un alone di mistero.


Si dice, per esempio, che il primo Pesce d'aprile sia stato ordito in Egitto, intorno al 40 a.C., addirittura da Cleopatra, quando sfidò l'amante Marco Antonio a una gara di pesca. Lui tentò di fare il furbo, incaricando un servo di attaccare all'amo una grossa preda che lo avrebbe fatto vincere. Ma Cleopatra, scoperto il piano, diede ordine di far abboccare un grosso finto pesce in pelle di coccodrillo.


L’ipotesi più accreditata negli ambienti accademici fa risalire l’origine del Pesce d’aprile ad un periodo antecedente al 154 A.C., quando il primo di aprile segnava l’inizio dell’anno. Più tardi, la Chiesa soppresse la festa stabilendo l’inizio dell’anno il primo di gennaio. La vecchia tradizione continuò comunque a sopravvivere tra i pagani che per questo venivano derisi e scherniti.

Più in generale vi è chi sostiene che l'usanza derivi semplicemente dalle prime pesche primaverili, agli inizi di aprile appunto, quando era frequente che i pescatori ancora non trovassero pesci sui fondali e, tornando in porto a mani vuote, suscitassero l'ilarità dei compaesani.


Una diversa teoria fa riferimento invece alla riforma gregoriana del calendario. Fino al 1582, infatti, il Capodanno veniva festeggiato tra il 25 marzo e il primo aprile. A seguito della riforma da parte di Gregorio XIII,  il capodanno fu spostato al primo gennaio. Non tutti però si abituarono subito al cambiamento e questi vennero chiamati gli "sciocchi d'aprile".


Un’altra ipotesi, abbastanza diffusa, chiama in causa invece il rito pagano, legato all’antico calendario giuliano, quando il primo di aprile segnava l’inizio del solstizio di primavera. Terminato l’inverno, l’avvento della stagione primaverile segnava il rinnovamento della terra e della vita. In questa occasione, tra il 25 di marzo e il primo di aprile, si usava propiziare gli dèi offrendo doni e facendo sacrifici in loro onore. La festa era anche occasione per esprimersi in massima libertà con lazzi, burle e buffonerie.


Quali che siano le origini di questa tradizione burlesca, indubbio è il fatto che oggi si assiste a una vera e propria gara alla ricerca dello scherzo più fantasioso e meglio riuscito. E allora attenzione al


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