Mi
sono sempre chiesta da che cosa derivasse l’usanza di farsi scherzi proprio il
1° aprile, e perché si chiamasse Pesce d’aprile. Così ho fatto un giretto
in rete ed ho reperito qualche informazione.
Innanzitutto, a quanto pare, le origini del tradizionale Pesce d'aprile,
ricorrenza che si tramanda da secoli in molti Paesi del mondo, sono incerte e
le ipotesi sono numerose.
Non si conosce esattamente il periodo in cui ebbe inizio, né per opera di chi.
Gli studiosi di tradizioni popolari forniscono diverse versioni (basate più su
congetture teoriche che su dati antropologicamente provati) che avvolgono la
nascita di questa tradizione in un alone di mistero.
Si dice, per
esempio, che il primo Pesce d'aprile sia stato ordito in Egitto, intorno al 40
a.C., addirittura da Cleopatra, quando sfidò l'amante Marco Antonio a una gara
di pesca. Lui tentò di fare il furbo, incaricando un servo di attaccare all'amo
una grossa preda che lo avrebbe fatto vincere. Ma Cleopatra, scoperto il piano,
diede ordine di far abboccare un grosso finto pesce in pelle di coccodrillo.
L’ipotesi più accreditata
negli ambienti accademici fa risalire l’origine del Pesce d’aprile ad un
periodo antecedente al 154 A.C., quando il primo di aprile segnava l’inizio
dell’anno. Più tardi, la Chiesa soppresse la festa stabilendo l’inizio
dell’anno il primo di gennaio. La vecchia tradizione continuò comunque a
sopravvivere tra i pagani che per questo venivano derisi e scherniti.
Più in generale
vi è chi sostiene che l'usanza derivi semplicemente dalle prime pesche
primaverili, agli inizi di aprile appunto, quando era frequente che i pescatori
ancora non trovassero pesci sui fondali e, tornando in porto a mani vuote,
suscitassero l'ilarità dei compaesani.
Una diversa teoria fa riferimento invece alla riforma gregoriana del calendario. Fino al 1582, infatti,
il Capodanno veniva festeggiato tra il 25 marzo e il primo aprile. A seguito
della riforma da parte di Gregorio XIII, il capodanno fu spostato al
primo gennaio. Non tutti però si abituarono subito al cambiamento e questi
vennero chiamati gli "sciocchi
d'aprile".
Un’altra ipotesi,
abbastanza diffusa, chiama in causa invece il rito pagano, legato all’antico calendario
giuliano, quando il primo di aprile segnava l’inizio del solstizio di
primavera. Terminato l’inverno, l’avvento della stagione primaverile segnava il
rinnovamento della terra e della vita. In questa occasione, tra il 25 di marzo
e il primo di aprile, si usava propiziare gli dèi offrendo doni e facendo
sacrifici in loro onore. La festa era anche occasione per esprimersi in massima
libertà con lazzi, burle e buffonerie.
Quali che siano le
origini di questa tradizione burlesca, indubbio è il fatto che oggi si assiste
a una vera e propria gara alla ricerca dello scherzo più fantasioso e meglio
riuscito. E allora attenzione al
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