mercoledì 19 aprile 2017

Piccoli gnomi.


A volte penso di aver proprio sbagliato strada. 
Più di una persona nella vita mi ha detto che ho la dote innata di farmi amare dai bambini, ma in realtà la chiave è solo una: sono profondamente attratta e affascinata da loro e dal loro mondo. Forse perché una piccola parte di me (di cui vado molto fiera) è rimasta a quell'età... Forse perché sono sempre più convinta che siano dei piccoli "gnometti" 😉con il potere magico di rendere tutto più bello e colorato. Amo stare con loro, giocare con loro, parlare con loro, ascoltare i loro ragionamenti apparentemente semplici e scevri di tutte le volute con cui noi grandi ci complichiamo la vita, eppure spesso di una profondità straordinaria.

Sarebbe bello avere molto più tempo da dedicare a loro, che sono la parte più bella del mio lavoro... o, meglio ancora, lavorare con loro, come ho fatto in passato...
Per ora mi occupo di bambini un po' più cresciutelli, poi si vedrà.

lunedì 17 aprile 2017

Day one.



In every end, there is also a beginning.


L'intera storia della mia vita è caratterizzata da questo fil rouge, cominciando addirittura dalla mia stessa nascita.
Forse sono circostanze casuali, ma io ci vedo una trama disegnata da quella "legge di compensazione" che rende la vita, anche nei momenti difficili, così imprevedibile e affascinante.
Oggi per me è un piccolo inizio, e di solito negli inizi si usa augurare "in bocca al lupo"...
E allora in bocca al lupo a me.

sabato 15 aprile 2017

La canzone.

Probabilmente sono pesante. Forse un po’ lo sono sempre stata, forse lo divento sempre più andando avanti con gli anni…ma sono dell’idea che si renda sempre più necessario riscoprire il valore della sobrietà, soprattutto in certi contesti.
Una processione del Venerdi Santo non è né un concerto, né una sfilata: anche per chi non ci vede nient’altro, è quantomeno un corteo funebre. E ad un corteo funebre non si sgranocchiano noccioline, non si mangiano patatine, non ci si allontana per andare a comprare la pizza, l’acqua o fumare una sigaretta, non ci si trucca come se si stesse andando ad un evento mondano.
Anche a me piace truccarmi e giocare con i colori, e normalmente lo faccio: mi piacciono gli smalti colorati, i rossetti etc….ieri però ho tolto lo smalto fucsia che indossavo e ho messo un rosa cipria. Anche sul viso ho evitato il trucco, limitandomi ad un invisibile burrocacao solo per non farmi seccare le labbra.
Avrei tranquillamente potuto approfittare della sosta (che ogni anno avviene in un punto preciso della città) per andarmi a comprare una bottiglietta d’acqua, visto che l’avevo dimenticata a casa e avevo molta sete, a causa del caldo e del fatto che stavo cantando da due ore, ma me ne sono guardata bene, semplicemente perché quello non era un momento di “ricreazione”, ma uno dei passaggi più importanti della processione.
[Poi, per la cronaca, qualche anima buona ha distribuito delle bottigliette e sono riuscita ad averne una anch’io, ma in ogni caso avevo già preso la mia inderogabile decisione]
Per come la vedo io, in certi contesti è doveroso un atteggiamento di rispetto e sobrietà.
Proprio mentre stavo pensando questo, sono passata accanto ad una signora che commentava con disappunto: “ma qua non cantano? Io sono venuta apposta per sentire la canzone!”.
...
Che dire? Appuntamento al prossimo anno per la nuova edizione del Festival di Sanremo. 

mercoledì 5 aprile 2017

Gli scatoloni.



Esattamente un anno fa avevo salutato la mia vecchia casetta e mi accingevo a vivere la mia prima notte nella casa nuova. Tanta stanchezza, disordine…stanze vuote e spoglie, riempite solo da una montagna di scatoloni. Di lì a pochi giorni avrei scritto questo post, e sarebbe cominciato il lungo periodo di ricostruzione. 
Ora, a distanza di un anno, questa fase si è brillantemente conclusa, non solo dal punto di vista pratico ma anche emotivo: non che si possano (né si vogliano!) cancellare 26 anni di ricordi in quella casa, ma ora finalmente mi sento a casa anche qui.
Così, mentre mi preparo ad iniziare il mio secondo anno in questa casa, voglio “arredarla” di momenti belli, che mi facciano stare bene…cosicchè, se un giorno dovessi lasciare anche quest'ambiente, io possa portare con me degli scatoloni con alcuni ricordi spiacevoli (com’è normale che sia) ma anche tanti ricordi belli e sereni.