domenica 21 febbraio 2016

Come va?

Icaro: "Uno schianto"
Proserpina: "Mi sento giù"
Teseo: "Finché mi danno corda..."
Edipo: "La mamma è contenta"
Ulisse: "Siamo a cavallo"
Omero: "Me la vedo nera"
Talete: "Ho l'acqua alla gola"
Pitagora: "Tutto quadra"
Ippocrate: "Finché c'è la salute..."
Platone: "Idealmente"
Muzio Scevola: "Se solo mi dessero una mano..."
Attilio Regolo: "Sono in una botte di ferro"
Fabio Massimo: "Un momento..."
Lucifero: "Come Dio comanda"
Geremia: "Sapesse, ora le dico..."
Noè: "Guardi che mare..."
Carlo Magno: "Francamente bene"
Dante: "Sono al settimo cielo"
Lucrezia Borgia: "Prima beve qualcosa?"
Lorenzo de' Medici: "Magnificamente"
Enrico VIII: "Io bene, è mia moglie che..."
Galileo: "Gira bene"
Torricelli: "Tra alti e bassi"
Desdemona: "Dormo tra due guanciali..."
Hobbes: "Tempo da lupi"
Montgolfier: "Ho la pressione bassa"
Robespierre: "C’è da perderci la testa"
Beethoven: "Non mi sento bene"
Kant: "Situazione critica"
Paganini: "L'ho già detto"
Darwin: "Ci si adatta"
Proust: "Diamo tempo al tempo"
Curie: "Sono raggiante"
Dracula: "Sono in vena"
Picasso: "Va a periodi"
Pirandello: "Secondo chi?"
D'Annunzio: "Va che è un piacere"
Ungaretti: "Bene (a capo) grazie"
Matusalemme: "Tiro a campare"
Giuda: "Al bacio"
Ponzio Pilato: "Fate voi"
San Pietro: "Mi sento un cerchio alla testa"
Maometto: "Male, vado in montagna"
Cyrano: "A naso, bene"
Bellini: "Secondo la norma"
Rubbia: "Come fisico, bene"
Shakespeare: "Ho un problema: va bene o non va bene?"
Alice: "Una meraviglia"

(da "Il secondo diario minimo" di Umberto Eco. 
Piccolo omaggio a questo grandissimo esponente del panorama culturale italiano. RIP.)







mercoledì 10 febbraio 2016

Momento sentimentale

Ma insomma, una ci mette tanto impegno per costruirsi una stimabile reputazione da  Lucy Van Pelt, e poi una notizia così rischia di trasformarti in un dolce e romantico Charlie Brown! Come quando la tua amica storica, quella con cui sei praticamente cresciuta, ti chiama e, come se niente fosse, ti dice che tra qualche mese sarà mamma. MAMMA. Dio mio. Una piccola parte di me non riesce ancora a crederci. Lei mi raccontava di quanto è felice, nonostante le nausee e la spossatezza, dell’emozione del futuro papà e dei futuri nonni... ed io rivedevo me e lei, tra i banchi di scuola, a studiare insieme, a ridere, a consolarci per un’interrogazione o un compito andato male, a festeggiare i nostri piccoli-grandi traguardi. Dio mio, ma quanto tempo è passato? 
Posso solo immaginare cosa si provi nello scoprire che dentro di te si sta formando una piccola vita. Sarà banale, ma non credo esista gioia più grande per una donna. Sono felice, tanto tanto felice che una cosa così bella stia succedendo ad una delle persone a cui voglio più bene e che tra l’altro, ne sono certa, sarà una madre meravigliosa perché è già una donna meravigliosa. 


Mentre scrivo mi viene quasi da piangere, forse anche perché effettivamente (come diceva lei) sono un po’ “zia” di questa creaturina che sta per nascere. Vabbè meglio chiuderla qui, sennò divento troppo sentimentale e poi mi tocca cambiare nome al blog.   

martedì 9 febbraio 2016

A Carnevale ogni scherzo vale...

...tranne quello della caldaia che va in blocco, lasciandoti da quasi 24h senza riscaldamento e, quel che è peggio, senza acqua calda. 
Uscire dal calduccio delle coperte e trovare il coraggio di fare una doccia GHIACCIATA a febbraio andrebbe ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa come uno dei modi per ottenere l'indulgenza plenaria. 
Sperando che in giornata arrivi il tecnico, intanto la situazione è più o meno questa


sabato 6 febbraio 2016

Altro che Dario Argento...

Dicono che sognare che capiti qualcosa di brutto a qualcuno gli allunghi la vita. Sarà…ma dopo l’incubo della notte scorsa per poco si accorciava la mia di vita!
Ho sognato una mia carissima amica, anche se in realtà lei non c’era. Mi spiego meglio: ho sognato che mi telefonava la sorella di questa mia amica, che nel sogno conoscevo bene (tanto che lei aveva anche il mio numero di cellulare) ma che nella realtà ho visto una sola volta e forse, se la rivedessi da sola, non la riconoscerei nemmeno (visto che, come tutti sanno, sono una gran fisionomista!). Non so neanche per quale perverso meccanismo il mio inconscio abbia ritirato fuori l’immagine di questa persona che in realtà ricordo vagamente…ma torniamo al sogno.
Era disperata. Mi raccontava piangendo che da diversi giorni non aveva più notizie della sorella, che l’aveva cercata ovunque senza trovarla e mi pregava di aiutarla. Io la rassicuravo, le dicevo che l’avrei cercata anch’io e che sicuramente l’avremmo trovata. Purtroppo però non andava così. La cercavo in tutti i posti che di solito frequentava e tutti mi dicevano che non avevano sue notizie da un po’ di giorni. Insomma questa mia amica sembrava davvero sparita nel nulla. Allora andavo a casa sua, sperando di trovare qualche traccia che mi facesse capire dove poteva essere andata (per la serie: cara la mia Signora in giallo, guarda e impara XD). La casa era del tutto vuota, non c’era un solo mobile, né una tenda, un quadro alle pareti…niente di niente, come se fosse disabitata da chissà quanto tempo. Era di una desolazione quasi spettrale. L’ultima cosa che ricordo è che, entrando in bagno, vedevo del sangue sulla porta. A quel punto per fortuna mi sono svegliata, con il cuore a mille, dando fine a quest’incubo ai limiti dell'horror.
Prima che qualcuno pensi male, preciso che, a dispetto delle apparenze, non assumo sostanze stupefacenti né farmaci che abbiano tra gli effetti collaterali delirio, allucinazioni e disturbi psicotici. Non sono neanche un’appassionata del genere horror, né tantomeno ieri sera avevo mangiato i peperoni fritti, quindi direi che la causa di questa nottata “turbolenta” vada ricercata altrove (ma meglio non pensarci, altrimenti va a finire che stanotte il film lo ridanno in replica).

Vabbè che dite, glielo mando un CV a Dario Argento? Hai visto mai cercasse una sceneggiatrice…
Intanto mi sa che stasera, per precauzione, una bella camomilla non me la toglie nessuno.