lunedì 29 agosto 2016

Quando non è giunta la tua ora.

Evidentemente non era scritto che il mio percorso su questa Terra finisse oggi, ma resta il fatto che difficilmente dimenticherò questo spavento e la bruttissima sensazione di perdere il controllo della macchina.
Non so dove sarei adesso se quel giramento di testa l’avessi avuto in un punto più interno della galleria, o magari in curva…o se quella macchina non fosse riuscita a schivarmi…o se io non fossi riuscita a frenare, nonostante la velocità, e accostare in quella piazzola senza schiantarmi contro il guard-rail. Non so nemmeno dove ho trovato la forza di riaccendere il motore e guidare fino a casa, nonostante il malore e la paura, quando avrei solo voluto avere qualcuno vicino che si prendesse cura di me e mi riportasse a casa sana e salva.
Improvvisamente questo forte mal di testa e questa sensazione di "mal di mare" sono quasi passati in secondo piano. Non riesco a non pensare che a quest’ora sarei potuta essere morta e, nonostante sia stata molto fortunata, non è per niente una bella sensazione. 

4 commenti:

  1. Cara Lucy, nella vita ognuno di noi è passato vicino ha quel momento di andare all'altro mondo, io con il mestiere sempre al volante di un automezzo pesante ne ho visto di tutti i colori, vidi sono qui ha raccontarle, dunque, avanti sempre!!!
    Ciao e buona giornata cara amica, con un abbraccio e un sorriso:)
    Tomaso

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    1. si, sempre avanti, Tomaso, hai ragione...anche se la paura è stata tanta. Un abbraccio a te.

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  2. Buongiorno, è la prima volta, credo, che visito il tuo blog. Mi ha colpito questo tuo post. Sensazioni e impressioni che , più o meno, ho provato anch'io, anni fa, di ritorno dal lavoro in una sera di buio e nebbia fitta, quando, all'improvviso, mi sono trovata di fronte i fari di un'altra auto che veniva in senso opposto e aveva sbagliato corsia. Io non sono tornata a casa da sola, sono finta, in ambulanza, al pronto soccorso. Anch'io avrei potuto terminare lì tutto, invece così non è stato, ho avuto la possibilità di continuare il mio cammino ma la paura è durata molto a lungo. Un saluto

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    1. Certe esperienze, vuoi o non vuoi, lasciano il segno. Ringrazio Dio di essere ancora qui, anche se non sarà facile dimenticare. Grazie per la visita e ripassa tutte le volte che vuoi, sarai sempre la benvenuta.

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