E’ sera, sto uscendo. Scendo le
scale. Arrivata al primo piano, trovo una condomina in grembiule sul
pianerottolo, con l’aria di chi aspetta qualcuno. Solo in un secondo
momento mi accorgo che ha in mano uno SCAMPO, che brandisce come un trofeo.
Mi guarda con aria delusa. “Ah
sei tu…Allora mi sa che non mi puoi aiutare…”
Io (con aria un po’ perplessa):
“Mah non so…cosa le serviva, signora?”
Lei: “Tu sai come si pulisce
questo coso?”
Io: “Scusi???”
Lei: “Mio marito ha detto che per
cena vuole mangiare i gamberi. L’altra volta che glieli ho fatti ha detto che
non erano puliti bene e non se li è mangiati” (e lo credo!!!). Poi si ferma,
dubbiosa: “Senti ma è un gambero questo? Non è che ho sbagliato a comprare?”
Io (cercando di scacciare dalla
testa l’immagine di questo pover’uomo che si era ritrovato nel piatto del pesce
con le interiora): “Veramente è uno scampo…Comunque la parte commestibile
è la coda, quindi per pulirlo deve togliere la testa”.
Lei mi guarda come se stessi
bestemmiando: “Solo la testa??? Nooooo!!! Così restano tutte le schifezze qua
dentro!”, indicando il corpo dell’innocente mollusco. “E se provassi a incidere
qui?”
Come no, giochiamo all’allegro
chirurgo! Cercando di liquidarla con educazione le dico solo “Guardi, signora,
non posso aiutarla, mi dispiace…”
Lei, senza perdersi d’animo:
“Aspetta, facciamo una cosa. Vado a prendere il libro di ricette…magari dice
pure come si pulisce ‘sto coso. Mantieni” e lo allunga verso di me come se
fosse la cosa più naturale del mondo.
Di fronte alla mia faccia
sbigottita, mi squadra dalla testa ai piedi e cinguetta con aria candida “Ma stavi uscendo?”. Avrei potuto dirle che quella era la mia idea low cost di
sport: mettermi gonna, tacchi e orecchini di perle e farmi 3-4 volte le
scale…tanto per risparmiare i costi della palestra! Fortunatamente, prima che
mi partisse una risposta non proprio stilnovista, in un barlume di lucidità
riprende: “Dai, vai non ti preoccupare. Vedo se passa qualcun altro”.
Poi, mi domando io, se uno esce
dal portone parlando da solo, chi è il pazzo?