Ieri, allo studio,
un giovane paziente di 16-17 anni mi si è avvicinato con un’aria un po’
imbarazzata dicendomi: “senti…uhm…l’appuntamento di martedi…non è che lo potrei
spostare?”. Io, per scherzare, gli ho risposto “eh beh, martedi è San Valentino”…e
ho colto proprio nel segno, visto che lui è diventato rosso rosso, i suoi occhi
si sono illuminati e poi li ha abbassati di colpo.
Mi ha fatto una
tenerezza enorme. Era così dolce che non avrei mai potuto dirgli di no. Quando è
andato via, tutto contento perché gli avevo liberato martedi, non ho potuto
fare a meno di pensare che avrei voluto che la sua ragazza fosse stata lì in
quel momento e lo avesse visto arrossire, con gli occhi sbrilluccicosi, a causa
sua.
Non credo esistano
fiori, cioccolatini, borse, perfino diamanti che possano rendere una donna più
felice di vedere quanto brillano gli occhi del suo uomo anche solo pensando a
lei.